Berlusconi ricorda che sono passati 10 anni dalla decisione con la quale è stato stabilito che ogni 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, «tutte le istituzioni, in particolare quelle scolastiche, ricordano il disegno criminale nazista che si è concluso con lo sterminio di ebrei, Rom e Sinti, omosessuali e oppositori politici. Il ricordo - ha quindi sottolineato nel messaggio - è un dovere, perchè tutto ciò non possa più accadere».
«Nel celebrare questa giornata - prosegue il premier - voglio in primo luogo ricordare l'eloquente gesto di Sua Santità Papa Benedetto XVI, il quale, nel corso della recente visita alla Sinagoga di Roma, ha reso omaggio ai superstiti dei campi di sterminio nazisti. Uno dei momenti più commoventi della cerimonia. Quello sparuto gruppo di persone ormai anziane, ma attente e consapevoli della solennità del momento, ha toccato il cuore di tutti».
Anche il presidente della Repubblica è intervenuto alla cerimonia rivolgendo il suo intervento ai giovani presenti all'iniziativa: «la Shoah è una tragica esperienza carica di insegnamenti e di valori». "E' con piacere e con onore che do il benvenuto in questa giornata a Elie Wiesel, che noi in Italia rispettiamo e ammiriamo per il suo impegno incessante a trasmettere la memoria e a combattere per i diritti umani, la mutua comprensione e la pacifica convivenza dei giovani".
Napolitano ha anche fatto un riferimento anche all'attualità e al difficile cammino per la pace in Medio Oriente:« i diritti dei popoli sono inalienabili e, tra questi, ci sono quelli del popolo ebraico e dello Stato di Israele a vivere in sicurezza. Un impegno riconosciuto da tutti».
Rivolgendosi poi al presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, Napolitano ha anche parlato della condivisione di «ideali comuni come la lotta per la libertà e per il pieno riconoscimento dei diritti dei popoli e in modo specifico del popolo ebraico e dello Stato di Israele a vivere in sicurezza».
In occasione del Giorno della memoria, il Papa ha parlato in tedesco, all'udienza generale del mercoledì, per denunciare l'orribile crimine che «la megalomania disumana e l'odio razzista dell'ideologia nazista portarono in Germania», sottolineando come la Shoah ammonisca gli esseri umani a sentirsi una grande famiglia e a rispettare in modo assoluto la dignità della persona e della vita umana, e prega Dio affinché non si ripetano mai tali terribili avvenimenti.
Dal presidente del Senato Schifani, in visita alla risiera di San Sabba, arriva invece un invito a visitare questo luogo storico:«deve diventare un obbligo morale, la meta di un pellegrinaggio e di un cammino di formazione civile di tutti i giovani, di tutti gli italiani per comprendere meglio cosa ha significato per i deportati la perdita di identità, lo smarrimento, le violenze, la morte».
Purtroppo proprio nel Giorno della Memoria sono apparse a Roma scritte antisemite vicino al muro del Museo della Liberazione e a via Cavour. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno denunciando «questo ennesimo atto infame» ha annunciato che l'ufficio del Decoro Urbano dell'Ama sta provvedendo a rimuovere le scritte nel più breve tempo possibile.
